Gian Pio Mattogno
La non-umanità dei gojim nel Talmud e nella letteratura rabbinica
Edizioni all’insegna del Veltro, Parma 2011, pp. 152, € 20,00
ISBN 978-88-904736-8-5
Eventi geopolitici quali l’emigrazione sionista nel territorio palestinese e la proclamazione dello Judenstaat preconizzato da Theodor Herzl sono stati sorretti, sul piano ideologico, da dottrine di diversa matrice. È noto che nel progetto sionista confluirono sia un nazionalismo ebraico contiguo alla dottrina colonialista del „fardello dell’uomo bianco“, sia quell’orientamento „socialista“ che suscitò inizialmente il sostegno politico, diplomatico e militare delle „democrazie popolari“ e non ha mai cessato di attirare le simpatie di molti marxisti europei.
Tuttavia la natura più profonda del sionismo affonda le sue radici nella cultura religiosa del giudaismo, quella cultura che per secoli è stata custodita dalla letteratura rabbinica (Talmud, Tosefta, Midrash, Zohar). Tale letteratura contiene una quantità di prescrizioni ostili ai gojim (i non ebrei), descritti come idolatri spregevoli, dissoluti, empi ed impuri, che è lecito e doveroso discriminare, ingannare, derubare e perfino asservire e annientare.
La ricerca di Gian Pio Mattogno, che prende in esame tutti i passi contenenti prescrizioni di questo genere, è suddivisa in tre capitoli (I. La non umanità dei gojim nel Talmud e nel Midrash; II. La non umanità dei gojim nello Zohar e nei commentari rabbinici; III. La donna non ebrea nella letteratura rabbinica) e tre Excursus (I. I fondamenti teologici del giudaismo e il non ebreo; II. Il significato di “uomo” (adam) nella Bibbia e nella letteratura rabbinica; III. La dottrina ebraica dell’anima e il non ebreo).
Di Gian Pio Mattogno le Edizioni all’insegna del Veltro hanno pubblicato anche L’imperialismo ebraico nelle fonti della tradizione rabbinica.