Giulietto Chiesa, Pino Cabras
BARACK OBUSH
Edizioni Ponte alle Grazie, 2011
Pagine: 208
€ 13.00
Il Libro
Che significa e come si è svolta l’oscura uscita di scena di Osama bin Laden? Che fine ha fatto Al-Qa’ida, ed è mai stata come ci hanno raccontato? Chi sta andando al potere in Egitto e altrove, dopo le primavere arabe, e in che modo gli Stati Uniti tentano di controllare la riorganizzazione del potere? Chi sono i cirenaici a sostegno dei quali gli USA e noialtri abbiamo deciso di far guerra a Gheddafi? Eroici difensori della libertà o i complici di turno dell’impero? Che svolgimento avranno i tesissimi rapporti con Iran e Siria? In che modo la crisi dei Paesi europei più deboli è legata alla guerra euro-dollaro? E che cosa stanno tentando di fare gli Stati Uniti, segretamente o meno, per controbilanciare lo strapotere cinese?
Tante questioni che i nostri media lasciano irrisolte, trovano qui, grazie alla penna acuminata di Giulietto Chiesa e Pino Cabras, una luce nuova. Se non rasserenante, almeno molto chiara: sullo sfondo di una guerra globale per il momento a (relativamente) bassa intensità, il ruolo degli Stati Uniti di Obama – oramai non diverso dai predecessori, e in fondo espressione più correct degli stessi interessi reali – è quello di un impero al declino, gravato dall’immenso debito, dallo svuotamento della democrazia e dalla feroce concorrenza internazionale, che tuttavia dovrà vender cara la pelle. Il più cara possibile: e a pagare potremmo essere tutti noi.
Un brano del libro
“Ma quante volte è morto Osama bin Laden nei dieci anni post 11 settembre? Gli annunci e le ipotesi sulla sua dipartita si sono regolarmente susseguiti, con svariate fonti — giornalisti, leader politici, agenti o ex agenti di servizi segreti, funzionari di ogni livello nelle amministrazioni occidentali, inclusa quella americana, ecc. — che lo davano per molto malato, quasi morto, poi morto e rimorto.
Il mainstream, all’unanimità, imperterrito, lo dava ancora in vita. Nessuna stranezza in questo: il mainstream è lì esattamente per questo: per raccontare quello che vuole l’Impero. Ha funzionato sempre, perfettamente, la «legge delle ventiquattro ore». Che si manifesta così: la notizia esce, in quache modo, a caldo. C’è sempre un passacarte distratto, che non capisce, raccoglie la voce dal sen fuggita a qualcuno (o che qualcuno ha intenzionalmente fatto filtrare) e la pubblica. Poi qualcun altro, meno distratto o più furbo, se ne rende conto. E la notizia sparisce per sempre dalle pagine dei giornali e dei telegiornali. Solo gli specialisti se ne ricorderanno. Il grande pubblico la ignorerà.”
Gli Autori
Giulietto Chiesa
Già dirigente del PCI e corrispondente da Mosca per l’Unità e La Stampa, Giulietto Chiesa collabora con il quotidiano torinese. E’ stato parlamentare europeo (2004-2009) e ha fondato l’associazione Megachip, e il sito corrispondente, www.megachip.info. Nel 2010 ha costituito il movimento politico-culturale “Alternativa”. Tra i suoi numerosi libri: Zero (2007) e La guerra infinita (2003); con Vauro, Il libretto rosso (2006) e Afghanistan anno zero (2001); con Marcello Villari, Superclan (2003). È stato promotore e co-sceneggiatore del film Zero, inchiesta sull’11 settembre (2008).
Pino Cabras
Laureato in Scienze politiche, lavora in una finanziaria d’investimento, per la quale ha curato diversi programmi negli Stati Uniti e in Asia. Ha pubblicato Balducci e Berlinguer, il principio della speranza (La Zisa, 1995), e Strategie per una guerra mondiale (Aisara, 2008). Da novembre 2008, dirige il sito www.megachip.info.
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